Trinchera smonta il caso Strefezza, “montato ad arte”

Con fermezza, il direttore sportivo del Lecce, Stefano Trinchera, respinge le voci di una presunta esclusione deliberata di Strefezza contro la Juventus, etichettandole come puro sensazionalismo giornalistico. Ribadisce che Strefezza è stato uno dei protagonisti principali con il maggior minutaggio tra gli esterni offensivi e sottolinea il diritto del mister D’Aversa di effettuare le sue scelte tattiche,
Ecco le sue parole:

Strefezza? È stato montato un caso che non esiste. Il giocatore è sempre stato protagonista da quando lo abbiamo portato a Lecce. Ha giocato 19 partite su 21, 13 da titolare con un gol su rigore segnato. È uno straordinario professionista, non ha mai sbagliato un comportamento, non si devono fomentare gli animi. Il direttore Corvino ha detto che non ci sono incedibili, ma noi non siamo mai andati dal calciatore a chiedergli di andare via. In estate avevamo il compito di alzare il livello della squadra e lo abbiamo fatto anche per gli esterni d’attacco. Strefezza è il calciatore che ha giocato di più in quel ruolo. Non c’è alcun ordine di scuderia in merito al suo mancato utilizzo. Al nostro arrivo, non c’era un solo giocatore che ci potesse far fare plusvalenza, oggi invece c’è un patrimonio tecnico inestimabile. Io e Corvino non sappiamo nemmeno qual è la formazione, la conosciamo solo due ore prima della partita e nessuno di noi si è mai sognato di chiederla all’allenatore. Non esiste un caso Strefezza. Se non gioca una o due partite, ciò rientra nella sfera della scelta tecnica dell’allenatore e il calciatore la deve accettare da buon professionista qual è. Ci piacerebbe che Strefezza avesse segnato dieci gol ma ne ha fatto uno su rigore, credo sia nel pieno diritto dell’allenatore decidere di far giocare anche altri calciatori bravi come lui. Se Strefezza è scontento e vuole andare via, valuteremo altre offerte che, al momento, non ci sono arrivate, Como compreso”.